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mercoledì 24 settembre 2014

PAGA E TASI... ANZI TARI...


Carissime Amiche Lettrici e Carissimi Lettori,

abbiamo visto, la settimana scorsa, le pagine dei giornali locali dedicate a Saluggia “okkupate” dalle proteste della minoranza consigliare nei confronti della TARI, la nuova tassa comunale legata al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.


Parole a ruota libera, luoghi comuni, banalità a profusione; non un cenno su come siano stati costruiti i presupposti per la definizione delle bollette che in questi giorni sono pervenute ai cittadini.

Ma purtroppo tant’è il livello culturale e la preparazione amministrativa di chi rappresenta una parte degli elettori che avrebbe buon diritto di essere informata delle posizioni, delle proposte e delle azioni assunte nelle sedi istituzionali da chi ha eletto.

Parlare e straparlare è pratica semplice che richiede poca fatica; leggere e  capire i documenti amministrativi, per evidenziare e denunziarne difetti ed eventuali illegittimità, presuppone un minimo di impegno e di preparazione, prodotti che non si comprano al mercato.

Per parlare di TARI dobbiamo fare riferimento a due atti del Consiglio comunale:

- la deliberazione n 10 del 19 maggio 2014 di approvazione di approvazione del regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale unica (IUC) – con particolare riferimento al capo IV° relativo alla TARI -

- la deliberazione n 17 del 7 luglio 2014 di approvazione del piano finanziario e  delle tariffe della TARI.

Faccio presente che alla deliberazione n 10/2014 la minoranza ha votato contro, concentrando peraltro le critiche sull’IMU e sulla TASI, mentre alla seduta del 7 luglio 2014, la minoranza era totalmente assente, per cui non ha offerto alcun contributo, positivo o negativo, alla costruzione delle tariffe.

Quale legittimazione alla critica può oggi rivendicare ?

Non può far altro che ciò che ha fatto: parole, parole ed ancora parole, prive di qualsiasi contenuto concretamente riferibile alla tassa.

Per poter eventualmente dar corso ad uno scambio di idee, vi riporto di seguito le tabelle dalle quali è possibile ricavare l’importo che è stato richiesto in pagamento a ciascuno di voi.

Per una migliore comprensione della bolletta che avete ricevuto sottolineo che:

- la superficie tassata dovrebbe essere la stessa della TARSU per chi non dispone di locali classificati come C/2 (Magazzini e locali di deposito) e/o come C/6 (Stalle, scuderie, rimesse e autorimesse).

- i locali classificati come C/2 (Magazzini e locali di deposito) e C/6 (Stalle, scuderie, rimesse e autorimesse), stando a quello che sta scritto sul regolamento non dovrebbero essere stati conteggiati.

- dalla lettura della tabella “dati delle utenze domestiche” –voce “tariffe” -   è possibile ricavare l’importo dovuto, avuto presente il numero dei componenti del nucleo famigliare, influente sia per la parte fissa che per la parte variabile della tariffa.

-  per i locali ad uso non domestico la superficie tassata dovrebbe essere la stessa della TARSU.

- per i locali ad uso non domestico occorre fare riferimento alla tabella “dati delle utenze non domestiche” –voce ”tariffe” avuto presente la destinazione del locale influente sia per la parte fissa che per la parte variabile della tariffa.







Ciao alla prossima
e chiunque volesse liberamente
replicare può farlo
sempre qui: