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mercoledì 10 dicembre 2014

CONSIGLIERA O KAMIKAZE ???



Carissime Amiche Lettrici 
e Carissimi Amici Lettori,

sinceramente noi La vorremmo riporre nel dimenticatoio per qualche tempo, per non sembrare ossessivi, ma la Consigliera Olivero continua a spararle cosi grosse che tacere sembrerebbe condividere.

Non e’ ancora uscita dalla palude della Permessopoli\Rimborsopoli saluggese e dei fantomatici 8.000 euro donati ai saluggesi, di cui ci aveva trionfalmente dato notizia sul Gazzettino\Tamburino della minoranza ««Ho fatto risparmiare al Comune 8 mila euro. Ora li diano alle famiglie bisognose»», senza almeno rivolgere pubbliche scuse per la colossale Gaffe collezionata,  che si apre un nuovo fronte: Archeologopoli.

Il dossier sulla storia di Archeologopoli è completo di ogni elemento utile per una corretta valutazione. (Ne abbiamo dato notizia QUI).

Come chiaramente documentato dal Responsabile dell’Ufficio tecnico comunale con la determina n. 133. in data 26/11/2014, la “tutrice della legalità saluggese”, con “esposto” (o “segnalazione”, come si difende, ma la sostanza è la stessa) indirizzato alla Sovrintendenza ai Beni archeologici, fa presente che in via Don Carra sono in corso scavi e movimenti di terra.

(N.d.r.: connessi ai lavori appaltati per la posa, alla profondità di 20/30 centimetri, dei  cavidotti per le linee elettriche e telefoniche e per il rifacimento del piano viabile con lastre in pietra e cubetti in porfido ).

La Sovrintendenza puntualmente invia nota al Comune di Saluggia, ricordando che :”……questo Ufficio deve essere delucidato in merito ai progetti relativi all’area per poter valutare l’eventuale ingerenza delle opere in oggetto – anche nel caso di modesti interventi di scavo – su depositi archeologici indisturbati, possibili in ragione dell’importante ruolo storico e culturale svolto dal centro di Saluggia da cui provengono materiali di epoca romana e che risulta attestato nei documenti medievali a partire dalla fine del secolo X°…..

Il richiamo è conseguente ad una giusta e santa legge dello Stato Italiano, per la tutela dell’immenso patrimonio archeologico della nazione, purtroppo non sempre rispettata.

La legge, nella sua generalità ed astrattezza, è vigente su tutto il territorio Italiano, da Agrigento ad Ercolano, a Paestum a Pompei a Roma come a Torino ed a Sirmione ed Aquileia, e via elencando, per cui  va applicata “cum grano salis” (con raziocinio, distinguendo  il loglio dal grano).


MA SALUGGIA È  UN’ALTRA REALTÀ.


Ed il legislatore è stato cosciente della circostanza, per cui ha inserito  giustamente un comma che recita (lo riprendo dalla determina dell’Ufficio tecnico):
La trasmissione della documentazione suindicata non è richiesta per gli interventi che non comportino nuova edificazione o scavi a quote diverse da quelle già impegnate dai manufatti esistenti”.

Ed i fatti degli ultimi 50 anni almeno, ci dicono che in quella via sono stati eseguiti scavi ben più profondi per la possa della fognatura, dell’acquedotto, per l’esecuzione delle riparazioni alle innumerevoli rotture alle condutture, per il rifacimento del manto stradale e le posa della pavimentazione in porfido. (In sostanza, allo stato attuale, ogni eventuale traccia di depositi archeologici indisturbati sarebbe comunque scomparsa, almeno alla profondità degli scavi in progetto).

Per cui correttamente ha operato l’Ufficio Tecnico Comunale quando ha sostenuto non essere necessaria l’autorizzazione da parte della Sovrintendenza dei beni archeologici.

La quale Sovrintendenza, sollecitata dall’ “esposto” o “segnalazione” che dir si voglia, nel cui contenuto sicuramente non viene evidenziato che appunto trattasi di terreno già più volte ed a profondità ben maggiori compromesso, per un principio di prudenza ben noto a chi ha avuto occasione di frequentare detti uffici, ha pensato bene di intervenire anche senza prima accertarsi delle circostanze sopra esposte.

CONSEGUENZE ???

Necessità di eseguire un’inutile perizia archeologica, che costerà qualche migliaio di euro ed una pagnotta all’archeologo di turno, ma soprattutto perdita di almeno quattro mesi nell’esecuzione dei lavori, con relativo disagio per i cittadini di Saluggia.

A questo punto ipotizziamo che l’intento della Consigliera Olivero non sia stato quello di  imporre il rispetto di una legge che afferma il contrario di quanto Lei tenta di sostenere e che nella circostanza non ha nulla da tutelare, ma bensì di ritardare l’esecuzione di lavori utili a Saluggia ed ai suoi cittadini.

CONSIGLIERA ERA QUELLO

L’OBIETTIVO CUI MIRAVA,

COME UN KAMIKAZE  ???

Lo ha centrato.

Come è riuscita, ipotizziamo naturalmente, con la stessa tattica a ritardare di alcuni mesi i lavori di ristrutturazione dell’ex cinema, dove negli anni ’70 (avete presente chi amministrava allora ???) è stata posata una cisterna per il contenimento del gasolio, naturalmente senza scomodare alcuna Autorità, mentre per toglierla (a seguito della solita “segnalazione”) sono stati gettati 40.000 euro (dichiarazione del Sindaco in Consiglio Comunale, di cui attendiamo i dettagli – Clicca QUI). 

Gioisca, canti vittoria, ma non si atteggi a vittima se qualcuno, ricostruendo la storia sulla base degli atti resi pubblici,  mette a nudo la realtà dei fatti.
 
Perché sembra che sia una prassi che ciecamente persegua da anni: ogni giorno di ritardo per Lei è una vittoria: l’utile per i cittadini è una variabile indipendente.

Ma il patetico (ridicolo?) sta nel fatto che prima si tuffa con dichiarazioni e missive roboanti, inviate presso tutte le redazioni giornalistiche della zona. come quella del risparmio degli 8.000 euro da dare ai cittadini bisognosi di Saluggia:



Poi quando si trova a non saper come rispondere a chi le evidenzia le gaffes in serie, fa la vittima lamentando tentativi di volerla mettere a tacere, sostenuta dal solito patetico Gazzettino Tamburino della minoranza Per Saluggia.

Stia tranquilla: con quella bocca può dire ciò che vuole, come recitava uno spot di un vecchissimo “Carosello” (clicca QUI).

Ci mancherebbe troppo, se dovesse tacere.

E’ un inesauribile spunto per riflessioni serie e semiserie.
  
E se aspira a diventare Sindaco, su questa strada offrirà su di un piatto d’oro, ai suoi avversari, chissà quante altre poltrone!


Ciao alla prossima
e chiunque volesse replicare
liberamente può farlo sempre qui:
marco.pasteris@yahoo.it