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martedì 10 maggio 2016

DIASORIN AUMENTA LA GUIDANCE SULL'EBITDA 2016


Trimestre solido per DiaSorin , che ha riportato risultati relativi ai primi tre mesi di quest'anno sostanzialmente in linea con le attese, sui quali ha inciso l'apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute. Nel dettaglio, il gruppo ha riportato ricavi pari a 124,5 milioni di euro (consenso a 126 milioni), in aumento del 5,8% rispetto ai 124,8 milioni del medesimo periodo dello scorso anno, valore che sale al 6,7% considerando un tasso di cambio costante.

L'ebitda si è attestato a 47,2 milioni (consenso a 47 milioni), +9,6% sui 43,1 milioni del primo trimestre 2015, con un incidenza sul fatturato pari al 37,9%, in crescita di 130 punti base rispetto al primo trimestre 2015 grazie al miglior risultato lordo e alla minore incidenza dei costi operativi.

Inoltre, l'ebit è salito dell'8,9% da 35 a 38,2 milioni (consenso a 37,7 milioni), con una marginalità del 30,7%, mentre l'utile netto a fine marzo è stato pari a 24,7 milioni di euro (consenso a 25,3 milioni), +9,1% rispetto ai 22,6 milioni nel periodo omogeneo.

La performance di DiaSorin si è confermata in crescita nella maggior parte delle aree geografiche. In particolare, il fatturato di Europa e Africa ha registrato un rialzo del 4,3% a 60,6 milioni, risultato supportato dai mercati francese e tedesco che hanno compensato la contrazione del 4,4% in quello italiano dovuta alla riduzione dei volumi sulla maggior parte delle specialità cliniche. Dati molto positivi sono arrivati anche dal Nord America (+9,5% a 32,2 milioni) e da Asia e Oceania (+16,1% a 23,6 milioni), mentre l'America centro-meridionale ha riportato una contrazione del fatturato del 17% a 8,1 milioni di euro, su cui pesa la perdita di valore delle monete locali al netto della quale la flessione sarebbe al 2,8%.

La posizione finanziaria netta del gruppo si è attestata a 289,8 milioni di euro (consenso a 296 milioni), in crescita rispetto ai 267,9 milioni al 31 dicembre 2015 grazie alla consistente generazione di cassa operativa del periodo, mentre il free cash flow è aumentato di 1,7 milioni a 28,4 milioni nel primo trimestre di quest'anno.

In ottica futura, DiaSorin ha dichiarato che "alla luce dell'andamento economico e sulla base delle possibili evoluzioni dello scenario macroeconomico globale e del settore diagnostico di riferimento, il management ha confermato la guidance sui ricavi per il 2016, che prevede una crescita tra il 5% ed il 6% a cambi costanti rispetto all'esercizio 2015, mentre ha rivisto quella relativa all'ebitda, +8% a cambi costanti, valore al rialzo rispetto al +6/7% della guidance precedente".

L'aggiornamento delle linee guida di quest'anno ha rispettato le aspettative di Mediobanca  Securities, che prima della pubblicazione dei risultati aveva ritenuto possibile una revisione al rialzo dovuta all'inclusione di Focus, operazione da 300 milioni di dollari che si dovrebbe concludere nel corso di questo trimestre.

Tale acquisizione, secondo quanto ha riportato il gruppo, porterà DiaSorin a competere nel segmento di diagnostica molecolare con una serie di prodotti speciali, rafforzare la presenza negli Stati Uniti negli anni con l'obiettivo di fare di questo mercato quello principale con un 50% del fatturato totale; raggiungere una penetrazione di una base di clienti qualificati negli Stati Uniti composta da circa 200 grandi ospedali con prodotti Liaison e ingrandire la linea Elisa che può essere aggiunta ai prodotti DiaSorin  e distribuita nei mercati dove può avere un grande potenziale.

La banca d'affari aveva quindi confermato il rating neutral sul titolo Diasorin e il target price a 48 euro, ritenendo giusta la valutazione attuale non vedendo possibilità a breve termine di forti crescite. Tuttavia, ha specificato Mediobanca  "c'è ancora spazio per ulteriori M&A che potrebbero aumentare l'appetibilità del titolo, eventualità che non è stata considerata finora nè nei nostri calcoli, nè in quelli del consenso".

Si è mantenuta stabile nella valutazione anche Equita, che stamane ha confermato il rating hold e il target price a 52,5 euro, mentre sono rimaste fiduciose Kepler Cheuvreux, che ha ribadito il rating buy e il target price a 53 euro, e Banca Akros, rating accumulate e target price a 57,60 euro. Nel frattempo cresce il titolo in borsa, con l'azione che guadagna l'1,54% a 52,75 euro.