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giovedì 14 gennaio 2016

INFORMATIVA ATAP 15 GENNAIO 2015 DALLE 8,30 ALLE 16,30



Dal sito internet del Comune di Saluggia
apprendiamo la seguente informativa dell'ATAP
relativa alla giornata di
Venerdì 15 gennaio 2016
dalle ore 8,30 alle ore 16,30:
 
 
Ciao alla prossima e
chiunque volesse
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può farlo sempre qui:
 

lunedì 11 gennaio 2016

CIAO GUIDO TAMBURELLI


Era, forse l’artigiano più anziano è conosciuto di Saluggia. Soprattutto, stimato Papà di Gianni, noto artista, scultore e poeta Saluggese.

E’ mancato oggi, lunedì 11 gennaio 2016, all’Ospedale Civico di Chivasso, Guido Tamburelli, il fabbro di Saluggia.

Il Santo Rosario sarà recitato Martedì 12 gennaio 2016, alle ore 20,30, nella Chiesa Parrocchiale di Saluggia.

Il Funerale avrà luogo in Saluggia nella Chiesa Parrocchiale, Mercoledì 13 gennaio 2016, alle ore 10,30, partendo dalla Camera Ardente dell'Ospedale Civico di Chivasso alle ore 10.

Ci uniamo al Cordoglio dell’amico Gianni e di tutta la sua famiglia.

A Guido, che sempre cordialmente e gentilmente mi ha salutato, quando ci incontravamo, una sentita preghiera:


Rèquiem aetèrnam,
dona eis, Domine,
et lux perpètua lùceat eis.
Requiéscant in pace.
Amen.


L'eterno riposo,
dona loro, o Signore,
e splenda ad essi la Luce perpetua.
Riposino in pace.
Amen.



marco.pasteris@yahoo.it

IL GOVERNO DI RENZI È PRONTO A SGANCIARE UNA BOMBA H ANCHE SULLA SOGIN

RAFFAELLA DI SIPIO

Il Governo è pronto a sganciare una bomba H anche sulla Sogin, la società dello Stato che dovrebbe (ma non lo fa) curare lo smantellamento delle vecchie centrali nucleari italiane e curare la gestione dei rifiuti contaminati, anche quelli degli scarti sanitari.
Da un po' sono sul tavolo di Luca Lotti i curriculum del nuovo amministratore delegato, che dovrebbe prendere il timone della Sogin al posto del già silurato Riccardo Casale, nominato nell'estate del 2013 da Enrico Letta che lo pescò, su indicazione dei bersaniani allora al comando, dalla torinese Iren, municipalizzata elettrica cittadina.  
 
Casale, imputato di non aver saputo rilanciare la Sogin il cui compito precipuo è di spendere gli oltre 300 milioni che vengono prelevati dalle bollette per completare attraverso gare pubbliche lo smantellamento delle centrali e mettere in sicurezza gli ultimi residui di materia contaminato.
Anche l’avvio del parco tecnologico e deposito dei rifiuti nucleari è rimasto al palo, creando malumori soprattutto nel settore industriale della componentistica e della tecnologia sofisticata che si attendeva dalle commesse Sogin una boccata d’ossigeno.
A complicare il lavoro di Sogin, inoltre, le incomprensioni e i litigi con il presidente Giuseppe Zollino, un professore esperto di energia, che in questi anni ha saputo farsi apprezzare.

La decisione del governo è presa ed è in dirittura d’arrivo la scelta del nuovo Ad, che Ministero dello Sviluppo Economico e Presidenza del Consiglio avrebbero identificato in Raffaella Di Sipio, che per oltre dieci anni ha lavorato per i colossi dell’energia europei, prima in Endesa Italia e poi in Eon Italia, con responsabilità nelle aree del business dello sviluppo delle rinnovabili, della regolazione e del permitting.
La Di Sipio ha il vantaggio di poter essere la prima donna amministratore delegato di Sogin, elemento che a Palazzo Chigi piace, e nel campo nucleare ha avuto esperienze varie, come membro della commissione internazionale per lo sviluppo della strategia nucleare e come membro del direttivo dell’Associazione Nucleare Italiano.
L’altro candidato, ma con minori chances, sul tavolo del governo è il dirigente Enel, Luca Desiata, country manager in Belgio e Francia, dopo un esperienza in Bain e nell’area tecnica del monopolista nazionale dell’energia.
 
 
(FONTE - DAGOREPORT)

sabato 9 gennaio 2016

LA STANGATA: COSTRUIRE A SALUGGIA COSTERA’ 392,96 AL METRO QUADRO !!!





Se la memoria è ancora buona, ritengo che non sia la prima volta che l’Amministrazione Comunale, in questi 4 anni di mandato, abbia deciso di fare un “ritocchino” al Costo di Costruzione. Mi sembra, infatti, di ricordare che all’epoca della prima discussione affrontata sulla costruzione del Cemex (l’impianto che dovrà solidificare le scorie radioattive liquide), qualcuno, propose, senza essere tacciato di barattare la salute dei Cittadini di Saluggia e S.Antonino, di duplicare o triplicare il costo di costruzione delle aree industriale.
 
Per intenderci fare pagare ai soggetti aventi titolo, i Costruttori del Cemex, il doppio oppure il triplo della vecchia somma mai ritoccata per anni, anche dalla precedente Amministrazione, da me presieduta.
 
L’operazione non so come ando’ a finire. Forse un buco nell'acqua; ossia costo di costruzione aumentato  a manetta, ma Cemex esentato dal Governo di pagarlo e quindi Comune trombato ed a bocca asciutta. 
 
Invece, questa volta, prendiamo  atto della pubblicazione all’Albo Pretorio Online, del Comune di Saluggia, della Determinazione n. 1 del 07 gennaio 2016, del Servizio Tecnico Urbanistico – Edilizia Privata – Ambiente, che vista la “Proposta di aggiornamento del costo di costruzione dei nuovi edifici residenziali - anno
2016”della Regione Piemonte, Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia pervenuta in data 07.01.2016 al prot. 62, all’interno della quale è stato proposto a titolo collaborativo l’aggiornamento del costo di costruzione per l’anno 2016, ha ritenuto pertanto opportuno che a decorrere dalla data di esecutività della presente determinazione il costo di costruzione base sul quale calcolare la pertinente quota di contributo di costruzione sia stabilito in € 392,66 al metro quadrato.


Quindi pensate un po’ che botta di culo per coloro, amministratori compresi, che hanno ristrutturato la casa prima dell’entrata in vigore della presente determinazione.

Invece per tutti i Cittadini di Saluggia e S.Antonino, che intendano farlo a partire dal 1° gennaio 2016, pagheranno ad esempio:

per 50 mq: 50 x 392,66 = 19.633 Euro

per 100 mq: 100 x 392,66 = 39.266 Euro


E così progressivamente a salire
per ogni mq oltre i 100,
con gioia e felicità di
liberi professionisti locali
ed
imprese edilizie
che ancora stanno affrontando
la crisi di vendite e locazioni
iniziata nell’anno 2008.


Ciao alla prossima
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marco.pasteris@yahoo.it

venerdì 8 gennaio 2016

BANCA MPS CEDE LA SUA PARTECIPAZIONE IN SORIN PER 56 MILIONI DI EURO

SIENA - LA SEDE DEL MONTE DEI PASCHI

Banca Monte dei Paschi di Siena comunica di aver concluso con successo la cessione dell’intera partecipazione detenuta in Sorin S.p.A., pari a n. 27.458.403 azioni ordinarie, corrispondenti a circa il 5,7% del capitale sociale, attraverso una procedura di accelerated book-building rivolta esclusivamente ad investitori qualificati in Italia, come definiti all’art. 34-ter, comma 1, lett. b, del regolamento Consob n. 11971/1999, e ad investitori istituzionali esteri.
La vendita è avvenuta a un prezzo di € 2,05 per azione e pertanto il corrispettivo totale per BMps ammonta a € 56,3 milioni.
Con l’occasione, BMps esprime massimo apprezzamento per il lavoro svolto dal management di Sorin nel corso degli ultimi anni, prima completando con successo il percorso di turnaround iniziato nel 2008 e poi avviando un nuovo percorso di crescita che rappresenta un solido fondamento dello sviluppo futuro della società.
EQUITA SIM S.p.A. ha svolto il ruolo di sole bookrunner dell’operazione.
 
(FONTE – SIENANEWS.IT)

giovedì 7 gennaio 2016

LAVORI IN VIA LUSANI: COSA FARE IN CASO DI DANNO A PERSONE O COSE.

Carissime Amiche Lettrici
e
Carissimi Amici Lettori

ho ricevuto, nei giorni scorsi alla mia casella di posta elettronica, marco.pasteris@yahoo.it
una lettera di un nostro affezionato lettore 
che riferisce 
l’attuale situazione di Via Vittorio Lusani
la principale arteria viabile
 che attraversa il capoluogo di Saluggia, 
oggetto di lavori di rifacimento 
che creano grave e
profondo disagio 
a coloro che la percorrono.

Premetto che per rendermi conto effettivamente della situazione di disagio, in data 06 gennaio 2015, mi sono recato sul posto ed ho scattato il repertorio fotografico che di seguito vedete:



06 GENNAIO 2015 - SALUGGIA (VC) - VIA LUSANI

06 GENNAIO 2015 - SALUGGIA (VC) - VIA LUSANI

06 GENNAIO 2015 - SALUGGIA (VC) - VIA LUSANI

06 GENNAIO 2015 - SALUGGIA (VC) - VIA LUSANI

06 GENNAIO 2015 - SALUGGIA (VC) - VIA LUSANI

06 GENNAIO 2015 - SALUGGIA (VC) - VIA LUSANI

06 GENNAIO 2015 - SALUGGIA (VC) - VIA LUSANI

06 GENNAIO 2015 - SALUGGIA (VC) - VIA LUSANI

06 GENNAIO 2015 - SALUGGIA (VC) - VIA LUSANI

06 GENNAIO 2015 - SALUGGIA (VC) - VIA LUSANI
Ecco allora il testo della mail ricevuta che volentieri ricevo e testualmente pubblico, 
con al termine un mio personale commento:


“Caro Marco,
 ti scrivo queste poche righe per lamentarmi della viabilità di Via Lusani lasciata nel degrado più totale dopo che sono stati effettuati i lavori per la rete idrica. La strada presenta molte pericolosità sia per chi cammina ha piedi che per coloro che viaggiano in bici ed anche  in auto. Purtroppo noto che molte autovetture, passando nel centro della medesima via, toccano molto pericolosamente il sottoscocca. Ciò accade anche quando la vettura va adagio, senza superare i 20 km orari. 

Forse si riesce a non fare danni alla vettura, ma ti chiedo in caso di danno l’automobilista ha chi può chiedere i danni ? 
Forse all’ufficio viabilità comunale? 
So per certo che il giorno 30 dicembre una signora anziana mentre attraversava la strada dalla Farmacia è caduta, inciampando proprio negli scavi lasciati a cielo aperto. 
Credo che si potesse fare qualcosa di più di quello che è stato sinora fatto. Ad esempio  mettere dell’asfalto provvisorio come è stato fatto nei lati della strada. 
Sento molti concittadini che si lamentano per lo stato d’abbandono della Via Lusani proprio sotto il periodo delle festività.
 Personalmente ritengo tale Via molto pericolosa. 
Bastava poco. 
Bastava mettere un cartello con scritto strada dissestata per far capire la pericolosità della Via Lusani.
Grazie della risposta.  
Un lettore di Qui Saluggia.”


Ora, preso atto che la situazione è realmente pericolosa, per coloro (pedoni, persone in bicicletta, motoveicoli ed autoveicoli)  che affrontano quotidianamente le insidie dell'attuale manto stradale di Via Lusani, che vedete ritratte nelle foto sopra, é necessario evidenziare alcuni elementi, reperiti dagli atti ufficiali del Comune, al fine di poter esprimere qualche suggerimento su


COSA FARE IN CASO DI DANNO A PERSONE O COSE.

1) Dalla Deliberazione della Giunta Comunale n° 58 del 20 luglio 2015, pubblicata all’Albo Pretorio Comunale il 22 dicembre 2015 e titolata: “PEG 2015 E PIANO DELLE PERFORMANCE 2015“, in allegato leggiamo, il PROGRAMMA AREA TECNICA LAVORI PUBBLICI MANUTENZIONI STRAORDINARIE MANUTENZIONI ORDINARIE E GESTIONE AREE VERDI AMBIENTE ( OPERE PUBBLICHE ) Anno 2015

Al capoverso 1) si legge: Riqualificazione viabilità del centro storico via Vittorio Lusani iter di approvazione livelli di progettazione definitivo esecutivo ottenimento pareri Enti competenti, procedura di gara per affidamento lavori consegna/inizio lavori – Attuazione prevista Dicembre 2015



2) Sull’andamento altalenante dei lavori e sul loro cronoprogramma temporale (data inizio - data fine lavori previste), visto che si tratta di opera pubblica di programmazione amministrativa, dovrebbe riferire il Sindaco oppure l’Assessore Delegato.

3) Così pure il Sindaco essendo il Rappresentante Legale del Comune, quindi il chiamato legalmente a rispondere in un’eventuale causa con un cittadino per danni subiti durante un 'eventuale incidente successo sulla Via Lusani, potrebbe confermare che da un nostro esame del Bilancio del Comune risultano stanziati 50.000 euro circa per coperture assicurative riguardanti i vari lavori pubblici in corso di esecuzione.

Valutate queste premesse, ora, se ti fai male percorrendo una delle strade comunali oggetto di lavori pubblici, oppure se si rompe la bicicletta, il motoveicolo, l’autovettura o quant’altro 

cosa puoi fare ?


Dal punto di vista civile, i comuni sono responsabili della manutenzione delle strade e, in base all’art. 2043 del Codice Civile, possono essere chiamati in causa per ricevere un rimborso/risarcimento per fatto illecito. 


Secondo l’art. 2051 del Codice Civile è inoltre possibile contestare alla pubblica amministrazione un “danno cagionato da cose in custodia”, essendo le strade un bene che i comuni oppure le province sono tenuti a curare.


Detta così sembra molto semplice. 

In realtà, fino a dieci anni fa, era molto difficile ottenere un risarcimento per un danno causato da una buca stradale. 
Era infatti molto complesso stabilire entro quali limiti potesse esservi un illecito nella mancata manutenzione di un tratto di strada e quanto diretto fosse il nesso causa-effetto tra l’esistenza della buca sull’asfalto e l’incidente che ha generato il danno.


Nel 2002 è intervenuta la Suprema Corte di Cassazione (sentenza del 3 dicembre 2002) che ha stabilito come la Pubblica Amministrazione, ossia l’ente responsabile della manutenzione delle strade, è da ritenersi responsabile dei danni provocati dalle buche stradali solo quando queste rappresentino chiaramente delle “insidie” o dei “trabocchetti” per gli automobilisti, che non potrebbero evitarle con la normale diligenza prevista alla guida di un veicolo.


Perché si possano avere buone chance di vincere un ricorso per risarcimento da danno stradale, devono quindi sussistere due elementi fondamentali: 

l’imprevedibilità della presenza di una buca o di una sostanziale anomalia nell’asfalto 

l’inevitabilità dell’impatto che ha causato il sinistro.


Il passaggio dalla teoria alla pratica è più complesso di quanto non si creda. 

Come si può dimostrare che l’urto era inevitabile? E soprattutto, come facciamo a provare che è stata propria la cattiva condizione del manto stradale a provocare l’incidente? 
E’ evidente che ogni singolo caso si presta ad interpretazioni variabili e con un alto grado di discrezionalità. 
Non è inusuale che il giudice si rifaccia salomonicamente all’art. 1227 comma 1 del Codice Civile rilevando un concorso di colpa del danneggiato: ma anche in un caso del genere sarebbe già un successo, perché significherebbe che un rimborso parziale ci sarebbe riconosciuto.


Un esempio di colpa a carico dei comuni è la mancata segnalazione del pericolo, ma, anche in quel caso, la tempestività della segnalazione è soggetta ad interpretazione: se la buca è presente sulla strada da un mese e non è segnalata, va da sé che siamo di fronte a negligenza, ma se è lì solo da pochi giorni è verosimile che gli amministratori non ne siano a conoscenza. 

Non si può ovviamente pretendere che vi sia un monitoraggio costante delle strade, 24 ore al giorno tutti i giorni (lo dice la Cassazione).


Quand’è che una buca può considerarsi evitabile? Se la si può evitare solo saltando nella corsia di marcia opposta o uscendo dalla carreggiata (entrambe azioni molto pericolose) sussistono i criteri di inevitabilità, che diventano ancor più netti in casi di aumentata pericolosità del tratto stradale (ad esempio in curva o a scorrimento veloce).


Che cosa fare allora? 

Anzitutto è necessario documentare il più possibile l’accaduto: 
facciamo foto sia alla strada, da varie angolazioni, che alle vetture danneggiate. 
Chiamiamo le forze dell’ordine perché verbalizzino quanto accaduto e facciamo scrivere al nostro legale una lettera al comune o alla provincia chiedendo un risarcimento.


L’ideale sarebbe allegare, oltre alla documentazione fotografica e al verbale dei vigili o delle forze dell’ordine, anche la fattura del carrozziere/meccanico, eventuali referti medici e la testimonianza di qualche persona (meglio se più di una) che ha assistito al sinistro.


In questo modo massimizziamo le possibilità di successo. 

Sappiamo, ad esempio, che sono stati raggiunti risultati molto positivi negli ultimi tempi, sia in termini di risarcimento che di tempistica: abbiamo notizia di rimborsi di 600 € per danni da buche stradali liquidati in meno di 6 mesi.

Spero di essere stato utile al nostro Amico autore della Lettera pervenuta alla mia mail, ed alle Nostre Numerose Lettrici 

ed ai 
Nostri Numerosi Lettori.


Ciao alla prossima
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mercoledì 6 gennaio 2016

IL FLOP DELLE ORDINANZE ANTI-PETARDI


Qualche giorno fa, rileggevo un articolo, della corrispondete da Torino, Emanuela Minucci, pubblicato su La Stampa del 02 gennaio 2012  e titolato “IL FLOP DELLE ORDINANZE ANTI-PETARDI”.
Nel testo, la cronista riferiva: “L’Italia ha dato prova di unità. Anche nel 2012. Un’unica grande capitale, da Nord a Sud, che se ne infischia di ordinanze anti-botto, raccomandazioni e banale buon senso. Il tutto per non rinunciare ai mortaretti di Capodanno.

Ed eccoci di nuovo al triste bollettino del 1˚ gennaio e al flop dei divieti «spegni-Capodanno»: due morti e centinaia di feriti. Roma guida la classifica degli incidenti più gravi, con petardi e fuochi che arrivano addirittura a far esplodere un appartamento: morto un uomo di 31 anni, due bambini finiti in ospedale in gravi condizioni. Una tragedia cui si aggiungono altri 70 feriti da botto disseminati in tutta la città. Una vittima da festeggiamento dissennato anche in provincia di Napoli: a un ristoratore è stato fatale un colpo di pistola sparato durante il cenone. A Milano un uomo ha perso tre dita perché il petardo che stava accendendo gli è esploso in mano. Una quindicina i feriti nel Foggiano. A Palermo un ragazzino di 14 anni ha avuto una mano spappolata e rischia un occhio. Nonostante il divieto, i fuochi d’artificio sono stati fatti esplodere alla grande anche in pieno centro a Bari, nonostante poco prima della mezzanotte i vigili avessero sequestrato una ventina di bancarelle zeppe di pericolosi botti fai-da-te. Notizie che fanno passare in secondo piano le tante gioiose feste di piazza con cui milioni di italiani hanno brindato all’arrivo del 2012.

E dire che era stato appunto l’anno delle ordinanze anti-mortaretto. I sindaci di mezza Italia, 2 mila città per la precisione, avevano messo nero su bianco l’ordinanza anti-petardo. Da Torino a Bari sino a Palermo si erano sprecate i sequestri e le minacce di pesanti sanzioni. Il risultato è stato inversamente proporzionale agli appelli lanciati, con il bilancio peggiore degli ultimi dieci anni: due morti e 561 feriti (tra cui 76 bambini) e 437 persone arrestate o denunciate. L’anno scorso una sola persona aveva perso la vita e 498 erano finite in ospedale. Unica eccezione, Venezia, che ha fatto da apripista alle città dove sono stati vietati i botti. Nella zona di San Marco sono stati sequestrati 1500 fuochi e si sono state staccate 46 multe. Nel resto del Paese però, continua ad essere un impulso irrefrenabile quello di salutare l’anno nuovo in modo pericoloso. E chissà che cosa sarebbe successo se le forze dell’ordine non avessero sequestrato quasi 1.200 lanciarazzi, otto armi comuni da sparo, oltre 157 munizioni, più di 64 tonnellate di manufatti pirotecnici, quasi tre tonnellate di polvere da sparo, oltre 8 tonnellate e mezzo di esplosivi artigianali e più di 11 mila detonatori.

Emblematico il caso appunto di Torino, dove il sindaco Fassino aveva emanato una specifica ordinanza (multe fino a 500 euro), e dove la voglia di mortaretto è morigerata. Nonostante il timore delle multe, i botti hanno ferito undici persone: cinque ragazzi e sei adulti (uno solo è stato ricoverato in ospedale, prognosi di 40 giorni). In piazza San Carlo, poi, il salotto buono della città - dove fino all’una si era tenuto il concerto di Renzo Arbore con gli alpini del Cai - è andato persino a fuoco un camioncino dell’Amiat. Qualche multa c’è stata, ma non è riuscita ad arginare l’onda lunga delle trasgressioni con accendino o fiammifero in mano.

Ora, anche a Saluggia il 31 dicembre 2015, il Sindaco aveva dato segno di buona volontà emanando analoga ordinanza (Clicca QUI).

Tuttavia un attimo dopo che l’avevo letta all’Albo Pretorio mi ero chiesto: ma chi sarà chiamato a farla rispettare la Notte di Capodanno ? I Vigili Urbani richiamati in Servizio in Straordinario Notturno e Festivo ? Naaaaaaaaaaaaaaaaa !!! Le Forze dell’Ordine che devono seguire più di un Comune per un’intera notte durante la quale solitamente le case vengono assalite e depredate ? Impossibile !!!

Purtroppo questi quesiti hanno avuto una risposta dalla lettura di un settimanale in uscita odierna; l’Ordinanza del Sindaco di Salugia è stata un Flop come quelle raccontate dalla cronista torinese nel 2012. Saluggia, la Notte di Capodanno, ha fatto il Botto, anzi hanno fatto i Botti. E sembra pure alla grande, infischiandosene dell'ordinanza del Sindaco.

Concludendo, si apprezza sicuramente la buona volontà del primo cittadino saluggese, ma se poi non si mettono in servizio i Vigili Urbani la Notte di Capodanno, tanto vale sprecare l’inchiostro per scriverla, pubblicarla e farsi un po’ di pubblicità inutile confermata dal flop della stessa.

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P.S. A COLORO CHE INTERESSA COME FERMARE I GENTILI ACCOMPAGNATORI DI CANI 
CHE CAGANO  LIBERAMENTE SUI MARCIAPIEDI SALUGGESI
POSSONO SCRIVERE UNA MAIL 
AL MIO INDIRIZZO
E GLIELO
SPIEGO IO
COME PROMUOVERE
UN'AZIONE
CORTESE 
GENTILE
e
LEGALE
ANTI-CAGATA
SELVAGGIA.



martedì 5 gennaio 2016

IL CANTO DEL CIGNO...




850.000 EURO
DI
COMPENSAZIONI NUCLEARI
A COPERTURA
DI SPESE CORRENTI.


Care lettrici e Cari lettori,


scorrendo gli atti della giunta Comunale in pubblicazione all’Albo Pretorio – mi riferisco alla deliberazione n. 91 del 3 dicembre di approvazione del Documento Unico di Programmazione ed alla deliberazione n. 100 del 21 dicembre di approvazione dello schema di bilancio per l’anno 2016 – ho scoperto una notizia che mi ha fatto trasalire.


Ricordate le critiche urlate alla Giunta da me presieduta, provenienti da destra (da chi ora governa, per intenderci) e da sinistra, appoggiate con enfasi e sussiego da un giornaletto locale , per l’impiego che veniva fatto delle compensazioni del nucleare a copertura di spese correnti?


Si trattava mediamente di 250.000 euro all’anno.


Non si contarono gli esposti a Prefettura, Regione, Ministeri assortiti, Procure di ogni Ordine.


Naturalmente non venne cassato nemmeno un euro di quanto deliberato.


La Giunta Barberis nell’anno 2012, spinto dall’urgenza, continuò non senza sussulti e recriminazioni ad utilizzare le compensazioni, in misura analoga agli anni precedenti.


Il 2013 fu l’anno della conversione al rigorismo esegetico: destinò le compensazioni esclusivamente al finanziamento di spese di investimento e coprì le spese correnti tosando i concittadini. IMU dallo 0,76% allo 0,96%; addizionale IRPEF dallo 0,2% allo 0,4%; totale copertura del costo della raccolta e smaltimento dei rifiuti, ora passato da 250.000 euro a 525.000 euro; aumenti delle tariffe di copertura dei servizi a domanda individuale e via citando.   


Io lo supplicai di mostrare un minimo di coraggio e lo invitai più volte da queste pagine a riprendere l’impiego delle compensazioni a copertura delle spese correnti.


Mi diede retta e già nel 2014 ricorse a 541.734 euro di compensazioni per quadrare il bilancio, senza però ridurre gli aumenti fiscali applicati nell’anno precedente, perché nel frattempo le spese correnti lievitarono a 2.833.804 euro.



Nell’anno 2015, sulla scorta dei dati del consuntivo 2014 (spese correnti effettivamente impegnate: 2.563360 euro), le spese correnti furono ridotte a 2.650.000 euro e l’impiego delle compensazioni rimase fermo a circa 500.000 euro.

Nell’anno appena iniziato, stando allo schema di bilancio approvato dalla Giunta Comunale, le spese correnti schizzeranno ben 3.000.000 di euro e per la loro copertura si farà ricorso a ben 850.000 euro di compensazioni. 

In relazione all’anno precedente sono cioè state previste maggiori spese correnti per ben 350.000 euro coperte per intero da maggior impiego di compensazioni.


Alla faccia della coerenza!


Non è che io sia diventato improvvisamente contrario all’utilizzo delle compensazioni per la copertura di spese correnti, però, come dicevano i nostri antenati “est modus in rebus” c’è un limite a tutte le cose.
E soprattutto sono curioso di conoscere dove andranno a finire questi 350.000 euro.


Per ora si legge solamente che per la maggior parte saranno impiegati per “prestazioni di servizi” in settore di competenza dell’Assessore Demaria.

E mi taccio.

Lascio per ora ad altri la dietrologia.


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domenica 3 gennaio 2016

GRATIS !!! RIAPRE IL PARCHEGGIO DELL'ORATORIO DAL 7 GENNAIO 2016.

03 GENNAIO 2016 - SALUGGIA (VC) - IL PARCHEGGIO DELL'ORATORIO MAZZETTI


« Annuntio vobis gaudium magnum;
habemus :

MAGNA NEWS


Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum

PARCHEGGIO ORATORIO 


Sanctæ Romanæ Ecclesiæ

NUOVAMENTE APERTO GRATIS

AL GIOVEDÌ DI MERCATO.
 
 
E' già
 
Carissime e Numerose Lettrici
&
Carissimi e Numerosi Lettori
 
del Blog Qui Saluggia
 
ecco la
 
prima
 
grande
 
novità
 
dell'ANNO del SIGNORE 2016.
 
Il Parroco Don Enrico Trimini'
ha annunciato
sia in Chiesa,
durante le S.Messe.
negli scorsi giorni,
che sul Giornale Parrocchiale
"IL DIALOGO" che:"Essendo stata in passato un'iniziativa apprezzata dalla popolazione e facendo seguito ad una richiesta pervenuta dai commercianti del mercato, s'informa che il cortile dell'Oratorio sarà aperto, a partire dal 7 gennaio 206 e per tutto il 2016, ogni giovedì in concomitanza del mercato settimanale. Il parcheggio sarà incustodito e la parrocchia declina ogni responsabilità per cose e persone".
 
Sappiamo, inoltre, che il Parroco ha informato con lettera raccomandata il Sindaco della decisione assunta, senza fine di lucro, ma bensì per agevolare, gratuitamente gli avventori del mercato settimanale.
 
Non sappiamo come abbia accolto
la notizia il Sindaco.
 
Certo è che la voce
di Bilancio Comunale:
Proventi Derivanti
dalle Sanzioni Amministrative
per Divieto di Sosta
durante il Mercato Settimanale,
subirà un netto calo.
 
Ma di certo il
Bilancio Comunale non entrerà
in sofferenza per i mancati cespiti
delle multe elargite
il giovedì mattina.
 
E' sufficiente sapere che
non è entrato in sofferenza
neanche quando, nel maggio 2012,
appena insediata,
 la Nuova Amministrazione,
decise di non rinnovare
al Parroco la Convenzione
nata con la Deliberazione di Giunta
n. 20 del 18 febbraio 2008
con la quale
la precedente
Amministrazione Comunale,
consentiva,
in cambio dell'uso del parcheggio
nel giorno del giovedì di mercato,
alla Parrocchia di San Grato
di avere un contributo finanziario
di € 1.500,00
da destinare all'Oratorio Mazzetti.
 
Concludendo:
Buon Parcheggio
Gratis all'Oratorio Mazzetti
al Giovedì di Mercato
a Tutti !!!
 
 
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