Il
bisettimanale “La Sesia” del 5 novembre 2013 riporta la seguente notizia
“Fontanetto Po - Il consiglio comunale di Saluggia già aveva deliberato lo
scioglimento della convenzione per l’esercizio in forma associata delle
funzioni fondamentali con il Comune di Fontanetto Po e mercoledì scorso è
toccato ai consiglieri fontanettesi. Un’unione sancita il primo gennaio 2013,
durata meno di un anno. «Sono venuti a mancare certi accordi riguardo il
personale ha spiegato il sindaco Riccardo Vallino. Saluggia ha richiesto di
ridurci l’orario del personale dell’area tecnica, cosa che non abbiamo potuto
accettare. Da qui la decisione dello scioglimento, senza contrasti,senza
rancori. Entrambe le amministrazioni cercheranno soluzioni diverse secondo le
proprie esigenze». Non ci sta il consigliere di minoranza, Danilo Coppo: «Non è
passato un anno e già siamo qui a discutere lo scioglimento di una unione che
lo scorso anno ci avevate prospettato come un’ottima soluzione per il
miglioramento dei servizi e soprattutto per un risparmio di risorse. Ora per un
piccolo problema siamo a deliberare lo scioglimento. A breve ci sarà
prospettata un’altra “favolosa e ben colorata” unione. Noi della minoranza non
na-scondiamo le nostre perples-sità e non riteniamo di acco-gliere questa
proposta».
Io
contino ad esprimere le mie perplessità circa la validità della deliberazione,
in quanto la convenzione aveva una durata di 3 (tre) anni con
decorrenza dalla data di sottoscrizione (Articolo 7).
Nel medesimo articolo però evidenziamo il comma 3 che recita: “Il recesso di un Comune deve essere comunicato con un
preavviso non inferiore a dodici mesi ed è ammissibile nella misura in cui
non determina il venir meno delle condizioni minime necessarie per la
prosecuzione della gestione associata.”
Perplessità che possono essere fugate solo da un
ricorso al Prefetto oppure al Tribunale Amministrativo Regionale… Ma non faccio
parte della minoranza consigliare, ne intendo farlo mai …