NEI PANNI
DI UN SANTANTONINESE:
SONO INCAZZATO
NERO
Da vent’anni a S.
Antonino si beve attingendo acqua da una falda chimicamente inquinata da
atrazina, depurandola con filtri di carbone attivo.
Formalmente
l’acqua è potabile, però attenzione!
Il potere depurante dei filtri si affievolisce
nel tempo, per cui se l’inquinamento a filtri appena installati è eguale a
zero, col passare dei mesi (non molti) le sostanze inquinanti, altamente nocive,
entrano nell’acqua in quantità sempre più concentrata, sino al momento in cui
raggiungono il livello, fissato per legge, di pericolo per la salute dei
cittadini. In quel momento i filtri debbono essere sostituiti (occorre un atto di fede sulla tempestività
dell’intervento) ed il ciclo riparte.
DOMANDA: ma nell’arco di tempo tra un cambio e quello
successivo, quante sostanze inquinanti si sono accumulate nell’organismo dei
cittadini ?!?
Ricordiamoci che il mare non è che una somma di
gocce d’acqua.
Per dar da bere ai Santantoninesi acqua pulita
sin dall’origine, la Giunta Incisa (1997/2002) programmò e diede corso alla
costruzione di un serbatoio interrato che avrebbe dovuto essere alimentato
dalla rete del capoluogo.
Per somma sciatteria (e qui a responsabilità politiche
si sommano responsabilità tecniche), non venne tenuto conto del fatto che le
dimensioni e quindi la portata della
rete interna di Saluggia è insufficiente per portare l’acqua sino a S. Antonino.
La Giunta Barbero (2002/2007) semplicemente
dimenticò il problema.
La Giunta Pasteris (2007/2011), considerato che
il costo di rifacimento della rete di Saluggia, necessario per rifornire anche
S. Antonino, è stato approssimativamente stimato in 1.200.000 €, optò per la
trivellazione, in S. Antonino, di un nuovo pozzo.
Ottenne dalla Regione Piemonte un contributo di 300.000 €, che aggiunto ad un investimento di 200.000 € da parte di Atena consentì di finanziare la perforazione di un nuovo pozzo ad una profondità di oltre 150 mt., così da raggiungere una falda non inquinata.
Ottenne dalla Regione Piemonte un contributo di 300.000 €, che aggiunto ad un investimento di 200.000 € da parte di Atena consentì di finanziare la perforazione di un nuovo pozzo ad una profondità di oltre 150 mt., così da raggiungere una falda non inquinata.
I lavori sono stati ultimati
nell’anno 2011 con il collegamento del pozzo alla rete di adduzione della
frazione.
In sostanza: l’obiettivo sembrava raggiunto.
Per l’entrata in funzione del nuovo impianto
occorreva l’autorizzazione sanitaria dell’ASL. Procedura che presuppone un arco
temporale di un anno: quindi tutto avrebbe dovuto essere concluso entro il
2012.
Siamo alla fine del 2013 e non si sta muovendo
foglia: bonaccia assoluta.
Cosa sta capitando?
E’ stato scoperto che una ventina di civili
abitazioni, rientranti nella zona di rispetto del pozzo, non sono collegate
alla pubblica fognatura, mettendo così in pericolo la purezza della falda.
La soluzione è semplice: bisogna che
queste abitazioni, così come prescrive la legge, oltre che il buon senso,
vengano allacciate alla rete fognaria.
Però a questo punto sorgono i problemi:
l’allaccio costa e nessuno, chi per un motivo e chi per l’altro, vuole por mano
al portafoglio.
Un’Amministrazione con un minimo di
autorevolezza, dopo aver inutilmente ordinato l’allaccio, provvederebbe
d’Ufficio nei confronti degli inadempienti, recuperando poi i soldi spesi.
A
fronte di situazioni di grave effettivo disagio economico (che potrebbero
anche esistere) l’Amministrazione potrebbe accollare l’onere direttamente al
Comune.
Ma è più comodo traccheggiare, perdere tempo
lasciando le acque chete.
Ipotizziamo, che l’obiettivo della Giunta Barberis, alla luce dei
fatti, sembra essere quello di lasciar marcire un’opera costata 500.000 €, che, sempre per ipotesi,
potrebbe apparire figlia di una Giunta scomoda, secondo un "percorso burino" già
in altre situazioni !?!
Questo, modus operandi, ampiamente ed ingiustificatamente sperimentato, tenteremo di
illustrarlo in altre future occasioni.
La domanda
è quindi d’obbligo: i santantoninesi fino a quando continueranno a bere acqua
filtrata ed immagazzinare atrazina ?