In realtà la novità era già contenuta (ma solo per
il 2016) nella legge di stabilità approvata lo scorso anno, ed era stata più
volte "comunicata" nei mesi passati dal Presidente del consiglio Matteo
Renzi. Ieri, però, è arrivata una novità, con il varo di un provvedimento che
quando diventerà legge metterà in soffitta in modo definitivo è ufficialmente
il patto di stabilità per gli enti locali. Una norma varata a suo tempo per
evitare che i risparmi di spesa pubblica decisi a livello centrale beni sono
vanificati da enti locali "furbi", si è trasformata in una tagliola
che per anni ha impedito in modo ottuso anche ai comuni virtuosi e con bilanci
in ordine di investire in opere pubbliche utile per i cittadini. La novità è
arrivata con l'approvazione di un disegno di legge in Consiglio dei Ministri
che modifica- nella sola parte relativa agli enti locali- la legge attuativa
del pareggio di bilancio, Che a sua volta per recepire il fiscal compact e europea
ha modificato l'articolo 81 della costituzione. "Il patto di stabilità per
gli enti locali- spiega Luigi Marattin, un economista della cabina di regia
economica di Palazzo Chigi- viene definitivamente abbandonato, non solo per il
2016 (cosa già avvenuta) ma per sempre. D'ora in poi regioni, province, città
metropolitane e comuni dovranno rispettare un solo vincolo: tante sono le tue
entrate, tante sono le tue uscite". Marattin ricorda che "Quella
sugli enti locali una parte approvata fosse un po' in fretta nel dicembre 2012:
pensate che, tra le altre cose, prevedeva il rispetto da parte degli enti di
ben otto vincoli di bilancio! Il governo Renzi aveva promesso di rimetterci
mano, per proseguire il lavoro fatto dell'ultima legge di stabilità (col pensionamento
del patto di stabilità interno).
"Esprimiamo apprezzamento per il varo del
disegno di legge di modifica della legge 243 barra 12-dice il Sindaco di Torino
presidente dell'Anci Piero Fassino - è stata accolta una pressante
richiesta avanzata dall'Anci in tutte le sedi istituzionali il cui percorso era
già stato tacciato con la legge di stabilità 2016. Per questo attendiamo di
poter leggere il testo della norma e di dare il nostro contributo alla
discussione parlamentare propedeutica all'approvazione del ddl".
(FONTE - R.GI. - LA STAMPA)
(FONTE - R.GI. - LA STAMPA)