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venerdì 22 novembre 2013

SE A QUALCUNO VENISSSERO DEI DUBBI SU....COME UTILIZZARE GLI INDENNIZZI DEL NUCLEARE... A FAVORE DELLA FASCE SOCIALI PIU' DEBOLI...



Nle nostro precedente brano titolato:

FONDI DEL NUCLEARE: ED ADESSO ABBASSATE LE TASSE AI CITTADINI !!!

(Per leggerlo CLICCA QUI)

AVEVAMO SPIEGATO CHE SUI FONDI DEL NUCLEARE AVEVAMO RAGIONE… ED ABBIAMO RICHIESTO ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER DI USARLI PER ABBASSARE LE TASSE AI CITTADINI SALUGGESI !!!

 Oggi forniamo un'ulteriore approfondimento alla ricerca di soluzioni che possano giovare direttamente ai cittadini, in modo particolare alle fasce sociali meno abbienti.

I° - L’obiezione di fondo che impedirebbe di usare gli indennizzi a copertura di spese correnti, nasce dal fatto che si tratterebbe di entrate di carattere non strutturale, non certe nell’importo e nei tempi di erogazione, per cui il loro utilizzo a copertura di spese correnti contrasterebbe col principio della certezza del bilancio.
Incominciamo col precisare che gli indennizzi sono erogati in forza di legge, vigente a tempo indeterminato,  non a scadenza predeterminata ( l. 368/2003), al pari di tutte le entrate comunali, specie quelle trasferite annualmente dallo Stato, per cui la certezza legale della loro erogazione non è dubitabile. Tra  parentesi ricordiamo che a tutt’oggi i Comuni non sono in grado di precisare quali saranno i trasferimenti statali per l’anno 2013, quindi il declamato, sacro, inviolabile principio della certezza del bilancio, per inadempienza statale, va a donne di facili costumi. L’entrata proveniente dagli indennizzi del nucleare ha quindi natura strutturale dal momento che la legge che li ha istituiti è vigente sino al momento in cui venga o modificata o abrogata,  così come per tutti gli altri cespiti di entrata. Naturalmente potrà essere utilizzata solo dopo che siano stati precisati l’importo e la scadenza del credito.

II° - Altra preclusione all’utilizzo degli indennizzi a copertura di spese correnti deriverebbe dal fatto che non sono certi l’importo ed i tempi di erogazione.
Le vicende che stanno vivendo tutti i Comuni d’Italia in questi mesi ed in questi giorni ci insegnano però che il bilancio comunale non è un mantra, ma può essere modificato sino al 30 novembre dell’anno corrente. Acquisita la certezza dell’importo e della scadenza del credito, l’immediata sua destinazione è assolutamente legittima.

III° - L’ultima questione sul tappeto nasce dal fatto che le prescrizioni dettate dal CIPE  consentirebbero l’utilizzo degli indennizzi esclusivamente a copertura di spese di investimento. Premesso che la legge n368/2003 non pone affatto tale limitazione e che quindi al CIPE non è consentita un’interpretazione contraria alla legge, occorre dare attenta lettura del testo del Decreto  14.07.2013.

Il passo che interessa  è il seguente:
” Le suddette risorse fi nanziarie dovranno essere destinate alla realizzazione di interventi mirati all’adozione di misure di compensazione in campo ambientale e in particolare in materia di: tutela delle risorse idriche; bonifi ca dei siti inquinati; gestione dei rifi uti; difesa e assetto del territorio; conservazione e valorizzazione delle aree naturali protette e tutela della biodiversità; difesa del mare e dell’ambiente costiero;prevenzione e protezione dall’inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico; interventi per lo sviluppo sostenibile”.

Le due voci che ora ci interessano, in quanto aprono la porta a copertura di spese correnti sono:
- “gestione dei rifiuti”, che presuppone la possibilità di accollare al Comune, direttamente o indirettamente con strumenti di sgravio, parte dei costi del servizio. Se anche la legge impone la copertura totale  per via tariffaria del costo del servizio, non impedisce di sgravare i contribuenti, eventualmente per fasce di reddito.

- “interventi per lo sviluppo sostenibile”.
Con l’aiuto di internet ho approfondito il significato e la portata di tale disposizione,  che mi sento di poter in estrema sintesi definire quale processo finalizzato al raggiungimento di obiettivi di miglioramento ambientale, economico e  sociale,  assicurando al contempo una gestione delle risorse  compatibile, in modo tale che i benefici di oggi non si tramutino in pregiudizi per le generazioni future .

Ciò significa  che è possibile finanziare con gli indennizzi spese sia di investimento che correnti volte al raggiungimento di obiettivi di miglioramento ambientale, economico e  sociale.

Ed oggi, in piena crisi economica, con tassi di disoccupazione record, il primo strumento per il miglioramento della condizione economica e sociale dei cittadini è quello della riduzione della pressione tariffaria e tributaria, ritornando a tariffe ed aliquote 2011/2012. 

Di seguito possiamo immaginare interventi di sostegno del reddito delle famiglie meno abbienti (SALUGGIA SOCIAL CARD o qualcosa di simile).Sono poi possibili bandi per l’assegnazione di contributi per l’installazione di impianti fotovoltaici o di produzione di energia alternativa (pompe di calore) di tipo domestico, oppure per la produzione agricola biologica, ma in questo campo non è possibile porre limiti alla fantasia.