L’iniziativa ha lo scopo di fornire strumenti tecnologici
all’avanguardia ai bambini e studenti
che frequentano la “scuola ospedaliera”
Saluggia
(VC), 23 aprile 2015 - DiaSorin, multinazionale leader globale nel campo della
Diagnostica in Vitro per la diagnosi di malattie e patologie su campioni di
sangue umano, sostiene il Progetto Pinocchio ideato e progettato dal
C.R.P.S.I.L. (Comitato Rotariano Promotore Salone Internazionale del Libro)
insieme all’Istituto “Peyron” di Torino - Scuola Polo Regionale per la Scuola
in Ospedale del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca) per garantire il diritto allo studio per i bambini e i giovani in età
scolare quando sono costretti a periodi di degenza ospedaliera.
Attraverso il Progetto Pinocchio DiaSorin si impegna
per i prossimi 3 anni, a partire dall’anno scolastico 2015-2016, a supportare
l'insegnamento in ospedale attraverso anche la fornitura di nuove tecnologie,
come ad esempio i tablet, in grado di rendere interattiva la didattica,
soddisfare le esigenze specifiche dei "piccoli e giovani" pazienti e
stimolare nuove forme di comunicazione.
La Scuola Polo “Peyron” di Torino ha reso possibile
questo progetto grazie alla proficua collaborazione con il C.R.P.S.I.L. e il
sostegno economico di DiaSorin per garantire il diritto allo studio ai
“giovani” pazienti che sono costretti a lunghi periodi di degenza ospedaliera.
La “Scuola in Ospedale” infatti esiste in Piemonte già dal 1958 come realtà di
eccellenza sul panorama nazionale e realizza una formazione di qualità che
porta avanti parallelamente ed efficacemente i percorsi di salute e di
apprendimento scolastico.
Ogni anno in Piemonte sono oltre 3.000 i bambini e
ragazzi ricoverati nei vari reparti ospedalieri per diverse patologie che
seguono le lezioni in ospedale. La "scuola ospedaliera" rende
possibile, attraverso l’impegno di molti insegnanti, una formazione di qualità,
integrando efficacemente i percorsi di salute e di apprendimento.
Gli studenti ospedalizzati per lunghi periodi devono
affrontare la distanza dalla famiglia e dagli amici, la difficoltà della
terapia e del nuovo ambiente, provando sensazioni di solitudine e confusione
che diventano ostacolo al proseguimento degli studi e di una vita normale.
Infatti, il piccolo paziente ricoverato e operato si sente un po' come
“Pinocchio” - da qui il nome del progetto -, che si ritrova a vagabondare in un
mondo complesso, incomprensibile e nel quale tenta di condurre un'esistenza normale
dopo aver superato difficili prove.
Grazie al Progetto Pinocchio nel corso del prossimo
anno scolastico 2015/2016 saranno coinvolti 4 docenti piemontesi del primo
ciclo (due appartenenti alla sezione torinese per la scuola media, una a quella
di Cuneo e un’altra alla sezione di Asti, entrambe per l’insegnamento dalle
elementari alle superiori) che utilizzeranno in maniera proficua le nuove
tecnologie fornite per costruire in tempo reale le lezioni in presenza e a
distanza sulle diverse materie di studio in rete con gli studenti e realizzare
verifiche interattive, per coinvolgere i colleghi delle scuole di appartenenza
degli allievi, realizzare forme di comunicazione con il territorio. I docenti
saranno in grado infine di consentire agli “studenti” ricoverati anche un
contatto diretto con le famiglie che, al di fuori degli orari di visita,
potranno collegarsi in videochiamata.
Nel corso del prossimo anno scolastico il Progetto
Pinocchio interagirà anche direttamente con “La Città della Salute di Torino”.
(FONTE –
DIASORIN)
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