Cerca nel blog

martedì 11 ottobre 2016

CARA NICOLETTA POZZI TI SCRIVO....


Cara Nicoletta Pozzi,

ho letto, questa mattina, sul settimanale La Voce di Chivasso della possibilità che Tu sia l'outsider che contenderà al Sindaco Barberis l'ambita fascia tricolore.

Consapevole della promessa fatta a suo tempo che il sottoscritto non sarà presente, alla competizione elettorale comunale (Clicca QUI), permettimi di esprimerti alcune sincere considerazioni in merito.

IL NUOVO AVANZA ?
 
Ho letto, come hai fatto tu, sui Social, che la tua possibile discesa in campo ha suscitato più di un ilarità tra coloro che ambiscono a quella fascia prima di ogni altra cosa in questa vita terrena. 

Fiat voluntas tua oppure no, il nuovo avanzerà comunque. 


Ma un'Altra Saluggia è possibile solo se il prossimo 21 ottobre tu o chiunque salga su quel palcoscenico, risponderete concretamente ai quesiti che vi ho posto nel brano titolato "IL 21 OTTOBRE SI PRESENTANO..." (Clicca QUI). 

IL VECCHIO DOVREBBE FERMARSI !
 
Già, dovrebbe... Perché qui il condizionale è d'obbligo. 


È sin troppo chiaro che il continuo rinvio della decisione finale del Sindaco Barberis a ricandidarsi reca in se due missive.

La prima; un candidato alternativo ed accondiscendente a chi in realtà, a detta di molti Saluggesi, comanda realmente in Comune non esiste.


La seconda, costituita dalla tentazione della doppietta, è forte. Anzi da oggi, consapevole che il possibile antagonista non è unico ma duplicemente femminile, diverrà suppongo irresistibile.


Io comunque continuerò a ripetere al Sindaco Barberis, che dovrebbe fermarsi al primo giro; per età, per gravosità dell'impegno, per godersi i successi ottenuti, per riflettere sugli insuccessi accaduti in questi cinque anni.


CHIUDO CON UN ANEDDOTO 
 
Nel lontano 1990, quando venni eletto per la prima volta consigliere comunale - un pivello alle prime armi - mi recai in Municipio subito dopo le elezioni.


Un mattina di giugno di 26 anni fa, sullo scalone di Palazzo Mazzetti-Pasteris incontrai una persona.


Tua mamma Franca. 


La salutai, cortesemente e con rispetto come mi rivolgo a Te in amicizia ora, le dissì:"Ciao Franca, come stai ?".

Lei spontaneamente, come nel carattere della tua Cara Mamma, mi rispose: "Io bene, tu piuttosto come stai ? L'hai voluta la bicicletta ? Ed adesso pedala !!!".

Ora, Carissima Nicoletta, riconosco a distanza di tempo l'immensa saggezza e verità contenuta in quel quesito che mi pose Tua mamma, e per il bene di Saluggia e S.Antonino, ti chiedo: la bicicletta Tu la vuoi oppure no ? 


Perché quando la strada sale non ti puoi nascondere. 

Ed il 21 ottobre è in programma un tappone di montagna.

Con profonda stima, rispetto, e sincera amicizia Ti saluto.

marco.pasteris@yahoo.it