Ho trasmesso al Sindaco, qualche settimana
orsono, alcune domande su questioni riguardanti la gestione del territorio
comunale, per capire come pensi di procedere e per rendervi edotti dei suoi
programmi amministrativi. Avrei voluto pubblicare le sue risposte, con garbo e
senza alcun intento polemico, però sono andato a sbattere contro un muro di
gomma: ha sempre qualcosa di più urgente da anteporre.
Allora, alle domande che ho rivolto al Sindaco,
rispondo io, secondo il mio modo di vedere.
La domanda n. 7 era così
formulata:
Per quale motivo i progetti di arredo urbano ricevuti dalla precedente
Amministrazione,
anziché essere corretti nelle parti non condivise, sono stati
cestinati?
Risposta.
Il documento programmatico dell’Amministrazione
da me presieduta (2007/2011) aveva dedicato un apposito capitolo al problema
dell’arredo urbano.
La sua pratica attuazione, da svilupparsi gradualmente
partendo dalla piazza centrale, presupponeva peraltro, oltre le disponibilità
finanziarie, il completamento dei lavori di ristrutturazione dell’ex cinema.
Il primo consistente stanziamento di 400.000 €
per l’attuazione di concreti interventi di arredo urbano venne disposto nel
piano triennale degli investimenti 2011/2012/2013.
Venne quindi dall’Ufficio Tecnico comunale
affidato incarico a qualificato studio professionale che predispose un progetto
preliminare che prevedeva la riqualificazione della piazza centrale, della
piazza Donato comprensiva dell’ingresso in paese dalla via Dora Baltea e della
piazzetta della chiesa di S. Bonaventura.
Le soluzioni proposte dallo Studio professionale
incaricato piacquero alla Giunta,
per originalità ed eleganza.
Si dice, giustamente, che non tutti i gusti sono
alla menta, per cui l’Amministrazione Barberis, subentrata nel 2012, legittimamente e senza arrecare pregiudizio
al bilancio comunale avrebbe potuto chiedere ai professionisti incaricati di
modificare il progetto a proprio gradimento.
Mi pare invece che, sic et simpliciter, sia
stato cestinato il progetto affidando incarico ad altro Studio tecnico.
Perché ?
La parcella relativa al primo progetto
va
comunque pagata e credo che in assenza
di convincenti
motivazioni,
sarei curioso di sapere cosa ne pensano
i Consiglieri di minoranza...
Ciao alla prossima e chiunque volesse democraticamente replicare
ci trova sempre qui:
marco.pasteris@yahoo.it