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domenica 23 febbraio 2014

LA SCOMMESSA DI SORIN: INVESTIAMO 20 MILIONI


MIRANDOLA. Tra le tante ditte terremotate del biomedicale c’è anche Sorin Group, leader mondiale nel trattamento delle patologie cardiovascolari. Lo stabilimento mirandolese, hub globale dell’azienda, rappresenta uno dei sette impianti produttivi del gruppo, che complessivamente conta circa 3750 dipendenti. Il terremoto ha fatto registrare danni in corrispondenza della palazzina degli uffici, ma soprattutto nelle sedi degli impianti produttivi, per il ripristino delle quali è stata costituita una task force di emergenza che ha permesso di superare il blocco totale delle attività nel giro di pochi giorni.
Nel breve periodo però tra danni e mancati introiti il sisma ha presentato il conto: la temporanea sospensione delle attività ha determinato una perdita significativa che si è tradotta in un impatto negativo pari a 62 milioni di euro per quanto riguarda i ricavi, e di 20 milioni sull’utile netto rettificato per l’esercizio 2012.
Il 17 dicembre, infine, Sorin è stata insignita dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin del premio nazionale “Il coraggio di agire”, riconoscimento riservato alle aziende capaci di fornire servizi adeguati alla pubblica amministrazione percorrendo la via della sostenibilità. In particolare, una menzione speciale nella categoria “Cittadini e imprese per la sanità” è stata riservata ai dipendenti della Sorin “per non aver perso, nonostante il sisma, il coraggio di ricostruire e di innovare, continuando a garantire la produzione di presidi sanitari di fondamentale importanza per la cura delle patologie cardiovascolari”.
“Questo premio testimonia l’importanza delle qualità umane della gente di queste zone, aspetto non meno importante rispetto alle capacità professionali - commenta Rosario Bifulco, presidente Sorin Group - Questa intraprendenza è stata uno dei motivi per i quali abbiamo deciso di ricostruire e di consolidare la presenza sul territorio, investendo 20 milioni su Mirandola per ampliare la produzione e per creare nuovi laboratori in favore della ricerca».
(Fonte - Giovanni Vassallo - La Gazzetta Modena)